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Craco, città da contemplare, da dipingere, da filmare

Craco

Craco un luogo immobile ed eterno. Craco sorge a pochi chilometri da Pisticci, da Montalbano Jonico e dalla riviera di Policoro, Scanzano Jonico e Metaponto, eppure, pochi o nessuno dei vacanzieri che si recano in queste ambite località turistiche conoscono questa città.
Perché? Semplice.. Craco è una città fantasma.

Come altre città italiane: Sperone (AQ); Africo (RC); Palcoda (TN); Tolfaccia (RM); ecc.. Craco ha vissuto una serie di sfortunati eventi che l’hanno portata al totale abbandono da parte dei suoi abitanti; ma cominciamo a raccontare la sua storia dall’inizio.
I primi insediamenti nella città di Craco risalgono all’VIII secolo a.C., nel corso degli anni, poi, si sono avvicendate varie dominazioni che hanno ampliato ed arricchito la città.
Quando però, nella seconda metà del XX secolo, sono iniziati i lavori per rimodernare gli impianti idrici e fognari del centro abitato, l’instabile terreno attraversato da acque saline e costituito di sabbia e argilla, ha iniziato a franare lentamente. Tra il 1963 e il 1975 questa serie di smottamenti ha costretto i crachesi a trasferirsi dall’antico centro storico alla località di Craco Peschiera, più a valle.



Questa evacuazione forzata e repentina ha lasciato profonde ferite in tutti coloro che abbandonando Craco dovettero lasciarvi parte della propria identità, ma contribuì anche a preservare la città bloccandola in un tempo immobile e surreale.
Una visita a Craco è un’esperienza unica, straordinaria e allo stesso tempo struggente che non può in alcun modo lasciare indifferente il visitatore, come non ha lasciato indifferenti, nel corso degli anni, artisti, registi e fotografi i quali hanno cercato di immortalare l’essenza di Craco nei loro prodotti artistici.
La città, infatti, è stata impiegata come set per “Cristo si è fermato a Eboli”; “La passione di Cristo”; “Agente 007 - Quantum of Solace” e “Basilicata coast to coast”, solo per citare alcuni dei film girati a Craco.



Anche i calanchi che fanno da sfondo a Craco contribuiscono a conferirle un’aura di mistero, ed ammirare il paesaggio circostante dall’interno della città è uno spettacolo ancora più toccante. Camminare lungo i viottoli ormai abbandonati, affacciarsi alle finestre per ammirare gli interni delle case in rovina, respirare l’aria che sa di eternità e percepire la storia di cui sono impregnati i muri degli edifici è una sensazione davvero indescrivibile.
Tra i luoghi più evocativi vi sono i ruderi del Castello, alcuni palazzi signorili (Palazzo Grossi, Carbone, Simonetti e Maronna), la Parrocchiale di San Nicola, la Chiesa di San Pietro ed il Convento; ma ogni singolo balcone, ogni scalinata, ogni portone di Craco potrà raccontarvi una storia che non dimenticherete più.



Per visitare la cittadina è necessario acquistare, presso il comune, la Craco Card Giornaliera del valore di 10€ che consente a due persone l’accesso al percorso, al Monastero di San Pietro con l’Atelier dell’Arte e del Cinema, alla Mediateca e alle aree di sosta riservate.