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Visitare la Grecia in inverno: Meteora e il Monte Athos

Meteora

Due luoghi mistici e seducenti. La Grecia è una delle mete più ambite durante la stagione estiva, ma chi vi si reca per trascorrere le vacanze al mare spesso preferisce le classiche mete balneari tralasciando la visita di alcuni luoghi di eccezionale bellezza, tra questi Meteora ed il Monte Athos.
Il periodo migliore per apprezzare questi luoghi mistici ed estremamente affascinanti è l’inverno, quando la Grecia non è presa d’assalto dai turisti, quando i prezzi sono più accessibili e quando anche il paesaggio naturale si adatta meglio alla meditazione e all’introspezione suggerite da questi territori.

Meteora si trova nei pressi di Kalambaka, ai confini della Tessaglia.

Questo luogo fiabesco è considerato sacro dagli ortodossi e per tutti gli altri rappresenta una meta turistica imprescindibile dato che i monasteri sorgono in cima ad impervie e spettacolari falesie di arenaria che creano un ambiente unico al mondo, quasi surreale.

Originariamente erano 24 i monasteri edificati in questa zona, ma data la loro ubicazione purtroppo la maggior parte di essi sono caduti in disuso, tanto che ad oggi risultano abitati solo sei di essi: Agios Nikolaos, Agios Stefanos, Aghia Triada, Gran Meteora, Roussanou e Varlaam.
Questi sono collegati da un percorso abbastanza agevole che prevede solo scalinate, alcuni tratti in salita e che vale comunque la pena percorrere a piedi per poter ammirare in tutta la sua magnificenza questo luogo, immergendosi nella propria spiritualità.

I monasteri, detti meteore, sono stati costruiti tra il XII ed il XV secolo ed alcuni di essi presentano ancora strumenti ed espedienti dell’epoca, come argani e carrucole, utilizzati per trasportare cibi, persone, ed animali.
All’interno delle strutture si possono visitare le chiese e dei piccoli musei ma lo spettacolo più suggestivo è quello che si può ammirare dalla cima di queste alte formazioni rocciose che si ergono maestose ed eleganti sulla pianura della Tessaglia.
L’accesso ai monasteri costa 2 euro circa ed è consentito a tutti, ma per accedervi le donne devono indossare lunghe gonne che vengono consegnate loro all’ingresso.


La Repubblica Monastica del Monte Athos, invece, è un territorio autonomo dotato di uno statuto speciale e di un autogoverno. La regione su cui sorgono i 20 monasteri atoniti è circoscritta alla penisola posta all’estremità orientale della Penisola Calcidica.

Questa repubblica è retta da una “Santa Assemblea” sottoposta al Patriarca di Costantinopoli. L’ingresso al Monte Athos però è soggetto a delle restrizioni, possono accedervi, infatti, solo gli uomini ed i minorenni maschi accompagnati dal padre, e tutti devono possedere uno speciale visto che permette di rimanere nella regione per una settimana circa.
Il permesso va richiesto con largo anticipo al “Holy Executive of the Mount Athos – Pilgrims’ Bureau” (Egnatias 109 - Nedelkou Building 54635 Thessaloniki, Greece. Tel. +30.2310.252575, Fax. +30.2310.222424, email: piligrimsbureau@c-lab.gr).

Giunti al porto di Uranopoli i visitatori devono acquistare uno speciale permesso, il Dhiamonitirion, del costo di 40 euro circa, che permetterà loro di accedere e pernottare gratuitamente nei monasteri.
La penisola è abitata da circa 1500 monaci ortodossi che vivono nei 20 monasteri, nei 12 skiti e nelle 250 celle isolate.

I 20 monasteri sono:
Grande Lavra, Vatopedi, Iviron (georgiano), Hilandar (serbo), Dionysiou, Koutloumousiou, Pantokrator, Xiropotamou, Zografou (bulgaro), Dochiariou, Karakalou, Filotheou, Simonos Petra, Aghiou Pavlou, Stavronikita, Xenophontos, Osiou Grigoriou, Esfigmenou, San Panteleimone (russo) e Konstamonitou.

La prenotazione è necessaria al fine di assicurarsi che il monastero in cui si desidera pernottare abbia disponibilità, in genere è possibile trascorrere una sola notte in ogni monastero.
I visitatori sono ammessi alle funzioni religiose e devono attenersi alle regole e agli orari imposti dalla comunità, i pasti si consumano in aree comuni alla presenza di un monaco che recita le Scritture. Le stanze ed i servizi sono molto spartani ma accoglienti e adeguati alla spiritualità che evocano questi luoghi.